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Il biennio d'oro dei congressi

Updated: Jul 5


Il biennio 2022-2023 vedrà un incremento medio del 37% del numero di eventi rispetto al 2018-2019.


E' quanto emerge dall’indagine Eureka MICE International sulle prospettive del mercato associativo-congressuale svolta su un campione di 366 tra le associazioni e società medico-scientifiche italiane organizzatrici di eventi accreditate all’Association Days, l’appuntamento promo-commerciale annuale dedicato al mercato congressuale.

Il prossimo si prospetta quindi come il biennio d’oro per questo mercato con un numero di eventi mai riscontrato prima in quanto alle tradizionali programmazioni si riverseranno sul mercato tutti gli eventi rinviati in questo periodo.

Non si tratterà quindi di una crescita strutturale ma di un effetto transitorio destinato gradualmente a normalizzarsi. Si prevede infatti che si protrarrà in parte anche negli anni successivi per poi gradualmente normalizzarsi.

Sarà comunque l’andamento della pandemia e della campagna vaccinale a influenzare lo sviluppo di breve e medio termine.

Lo scenario attuale, pur con le incertezze relative alle varianti del virus e ai tempi di vaccinazione, lascia però intravedere le possibili evoluzioni di questo periodo emergenziale.


Oltre alla sicurezza sanitaria, tra i nuovi parametri che influiranno le scelte del 76% dei partecipanti all’indagine, entra a pieno titolo la sostenibilità ambientale.

Una nuova sensibilità che impone quindi una revisione delle linee guida del sistema logistico-organizzativo di questa tipologia di eventi.


A fronte di un 2020 horribilis il 2021 si profila invece come un anno strategicamente molto importante. Purtroppo non ancora per i fatturati. Solo il 16% degli intervistati ha dichiarato infatti di avere in programma eventi in presenza nel corso dell’anno - quasi tutti a partire dalla fine dell’estate.

L’aspetto rilevante è che l’83% degli organizzatori prevede di scegliere destinazioni e sedi per gli eventi in programma proprio a partire da quest’anno.


Il 2021 sarà sicuramente impegnativo dal punto di vista organizzativo, per la necessità di adeguarsi e proporre soluzioni in linea con le nuove esigenze del mercato, ma soprattutto per promuoversi e riuscire a individuare e intercettare le tante opportunità in divenire e poter così porre le basi per una solida ripresa.


Le nostre previsioni in questo periodo di grande incertezza, esortano a guardare con ottimismo al futuro di questo ricco settore della Meeting Industry. L'unico che oggi è in grado di consentire delle proiezioni sufficientemente attendibili, indispensabili alla programmazione di destinazioni e imprese.


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